Dal 1° gennaio 1995 il Fondo viene trasformato in FONDAZIONE, ai sensi dell’art. 12 e seguenti del Codice civile e delle disposizioni del Decreto legislativo 30 gennaio 1994 n. 509.

La Fondazione è dotata di personalità giuridica di diritto privato con autonomia gestionale, organizzativa e contabile ed eredita tutti i rapporti attivi e passivi dell’Ente previdenziale compreso il patrimonio appartenente agli iscritti.

La trasformazione in Fondazione di diritto privato ha comportato una maggiore autonomia decisionale, gestionale ed organizzativa di FASC, nel contempo, però, ha mantenuto e rafforzato a garanzia degli iscritti l’attività di vigilanza da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonché l’attività di controllo da parte della Corte dei Conti. La Fondazione FASC, come gli altri fondi e casse di previdenza, è sottoposta, inoltre, al controllo parlamentare che viene esercitato pel tramite della Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, alla quale ogni anno viene trasmessa una relazione sulla situazione economico/patrimoniale della Fondazione.

L’obbligatorietà della iscrizione e della conseguente contribuzione sono le invarianze che hanno segnato e accompagnato tutte le trasformazioni del Fondo.

La nuova denominazione di Fondo Nazionale di Previdenza per i Lavoratori delle Imprese di Spedizione, Corrieri e Agenzie Marittime Raccomandatarie e Mediatori Marittimi (FASC) racchiude in se un aggiornamento voluto dalle parti sociali fondative: la parola lavoratori sostituisce la parola impiegati.

In ciò adattandosi meglio alla nuova realtà lavorativa e alle correlate evoluzioni contrattuali.

Lo Statuto approvato con Decreto interministeriale il 2 novembre 1995 ed il relativo Regolamento sono espressione coerente della nuova configurazione e dei nuovi assetti gestionali e organizzativi.

Fin da allora la formazione degli organi ha tenuto conto dell’equilibrio numerico complessivo tra i soci fondatori e ha rafforzato controlli e partecipazione con la istituzione del consiglio di sorveglianza, organo anch’esso formato pariteticamente dai rappresentanti delle aziende e dei lavoratori.