La contribuzione al Fondo di Nazionale di Previdenza trae origine da due contratti collettivi: il C.C.N.L. 16.11.1933 per gli impiegati dipendenti da imprese esercenti attività di spedizione, spedizionieri doganali, spedizionieri transitari e corrieri ed il C.C.N.L. 16.11.1933 per gli impiegati dipendenti da imprese esercenti il trasporto camionistico di cose a mezzo autocarri e trattrici, che recepiscono le disposizioni dell'art.4 della Legge 03.04.1926 n. 563 e del Regio Decreto 01.07.1926, n.1130, che hanno costituito il Fondo stesso. Lo statuto del Fondo è contenuto nel successivo C.C.N.L. 25.01.1936 per gli impiegati delle imprese dei spedizione e delle agenzie marittime. Gli accordi sindacali contenuti dei contratti nazionali di lavoro succedutisi nel tempo e rinnovati fino ai nostri giorni, confermano l'esistenza del Fondo e la Sua obbligatorietà.
 
Nel 1978 l'allora Fondo Nazionale è stato dichiarato ente di diritto pubblico, alla luce della funzione previdenziale, anche se aggiuntiva alla previdenza di base, svolta a favore degli impiegati delle case di spedizione, dei corrieri e della agenzie marittime.
 
A seguito del Decreto Legislativo n. 509 del 30 giugno 1994 il Fondo, diventato Fondazione continua a sussistere come ente senza scopo di lucro, assumendo la personalità giuridica di diritto privato e rimanendo titolare di tutti i rapporti attivi e passivi del corrispondente ente previdenziale e del rispettivo patrimonio.
 
Inoltre, continua a svolgere le attività previdenziali e assistenziali in atto riconosciute a favore delle categorie di lavoratori e/o professionisti per le quali è stato originariamente istituito, ferma restando la obbligatorietà della iscrizione e della contribuzione. A seguito della trasformazione la Fondazione si è dotata di un nuovo statuto e regolamento approvati con decreto Interministeriale in data 02.11.1995.

Lo Statuto ed il Regolamento del Fondo FASC, periodicamente, possono essere rivisti e aggiornati; l'entrata in vigore avviene dopo l'approvazione del Ministero vigilante e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Leggi qui l'ultima versione dello Statuto.