Speriamo fortemente che lo “stellone”, recuperando una dose di consapevolezza e pragmatismo, e non il “forcone” (da non snobbare) continui ad assistere l’Italia e gli italiani, perché ogni giorno la situazione sociale e dell’economia reale sembra peggiorare.

Alla partecipazione di popolo delle recenti primarie che hanno aperto, nei fatti, una nuova fase politica, ha fatto da contrappeso il Commissario dell’Unione Europea Barroso che, a dispetto delle attese del Governo italiano, ha detto che l’Italia “deve farcela da sola”. Ci si domanda ma come l’Europa parametra e valuta tutto solo sul divieto di sforamento del deficit pubblico? E proseguendo…è possibile aumentare ancora il prelievo fiscale a carico dei soliti noti, del lavoro, degli artigiani e delle imprese? No e no.

Le spese della politica, delle istituzioni regionali, degli enti locali, della P.A. ecc. possono essere fortemente tagliate? Sì, e subito! Sulla qualità di queste risposte insiste gran parte dei problemi, delle disuguaglianze e delle possibilità di rilancio dell’economia e della crescita, che hanno bisogno di misure rapide ed efficaci. La previdenza continua ad essere al centro del dibattito e dell’attenzione del Governo.

Sembra diffondersi la consapevolezza che occorre intervenire seriamente e con il consenso sociale, sulla frammentarietà contributiva, sul rilancio e sul rendere obbligatorio il contributo della previdenza integrativa/complementare, sull’incentivazione e regolazione del welfare aziendale.

La strada dell’obbligatorietà della previdenza complementare va aperta e va avviato rapidamente il cantiere, soprattutto se l’economia riprende e la disoccupazione si riassorbe, per poter assicurare un’anzianità dignitosa per i giovani di oggi.

Il Fasc è pronto ad un contesto del genere, proponendosi nei trasporti a modello di riferimento e a potenziale attore di erogatore consortile di servizi agli iscritti.

Confermati i vertici del nuovo Consiglio di Amministrazione

Il 15 novembre scorso si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fasc che ha eletto, confermandoli, su designazione delle rispettive parti sociali: Claudio Claudiani, Presidente e Piero Lazzeri, Vice Presidente.

Presidente Fasc Claudio Claudiani
Vice Presidente Piero Lazzeri

Consiglieri
Roberto Alberti
Franco Badii
Domenico D'Ercole
Enore Facchini
Giuseppe Filippone
Piero Luzzati
Arnaldo Neri
Michele Pappalardo
Enzo Solaro
Claudio Tarlazzi
Pietro Vavassori
Maurizio Vellisco


COMITATO ESECUTIVO
Presidente Fasc Claudio Claudiani
Vice Presidente Piero Lazzeri

Consiglieri
Franco Badii
Piero Luzzati
Arnaldo Neri
Michele Pappalardo
Claudio Tarlazzi
Maurizio Vellisco


COLLEGIO SINDACALE
Presidente Collegio Sindacale Giuliana Coccia

Sindaci
Piero Caiola
Fabio Coacci
Maurizio Monteforte
Mauro Re

Supplenti
Mirella Di Stefano
Livia Zuccari


Il 25 novembre il C.d.A. ha approvato definitivamente, a seguito del parere positivo espresso dal Comitato Esecutivo, dal Consiglio di Sorveglianza e dal Collegio Sindacale, l’assestamento del budget 2013, in linea con le previsioni iniziali sui rendimenti dei conti degli iscritti, e il budget per il 2014, in linea con l’assestamento di cui sopra.
Infine il 9 dicembre il C.d.A della Fondazione ha esaminato la proposta riguardante le modifiche allo statuto, esprimendo parere favorevole sul lavoro svolto dall’apposita Commissione presieduta dal Vice Presidente Piero Lazzeri; ha preso atto delle modalità riguardanti la riclassificazione non sostanziale del budget 2014 determinate dal Ministero dell’Economia e che verranno formalizzate entro il prossimo mese di gennaio previo pronunciamento del Collegio Sindacale.
Il C.d.A. della Fondazione ha infine espresso soddisfazione per l’azione avviata sul versante del recupero della contribuzione che sta producendo i primi, importanti e positivi risultati.
Ovviamente l’azione va opportunamente integrata con mirate ispezioni ove necessario.
Il C.d.A. di Fasc Immobiliare nella riunione che si è svolta sempre il 9 dicembre ha espresso apprezzamento verso i contenuti del rapporto Cushman sul patrimonio immobiliare della società, condividendone il profilo di breve e medio termine in ordine alla focalizzazione sia delle valorizzazioni che della “difesa” da esercitare verso gli immobili meno attrattivi.
Si apre ora una fase tesa a “fidelizzare” al meglio i conduttori, a migliorare il gettito degli affitti, il costo e la gestione dei servizi e degli interventi manutentivi, nonché il rapporto e il costo delle intermediazioni immobiliari e l’implementazione di competenze e di performance della struttura volte a rendere sempre più autosufficienti l’agire interno rispetto alla sfera consulenziale tradizionale.
Un punto è certo ce la metteremo tutta affinché i nostri iscritti, pur in un contesto pesante, abbiano ritorni positivi dalla gestione della Fondazione e della sua società immobiliare.