É ora di abolire la doppia tassazione che, unica in Europa, non si concilia con la funzione e la prestazione obbligatoria assicurata agli iscritti del FASC. Insomma, nessuna richiesta antisistema o corporativa, ma una sacrosanta sollecitazione ad una tassazione equa e semplificata.

I lavoratori dipendenti iscritti al FASC sono oltre 45mila. Una popolazione ampia che riceve la prestazione da parte del FASC sotto forma di rivalutazione dei versamenti effettuati in ciascun conto nominativo in misura corrispondente alla ripartizione dell’attivo di bilancio che per il 2015 si attesta attorno all’ 1%. Una grossa potatura o taglio dei ricavi degli investimenti monetari deriva dal pesante aumento della tassazione, passata nel 2015 al 26% con un incremento di sei punti percentuali. A ciò si aggiunge il prelievo fiscale ulteriore al momento della liquidazione dei conti individuali per effetto della cessazione della iscrizione al FASC. Una evidente, assurda e inaccettabile iniquità che sottrae risorse alle famiglie come ad investimenti sistemici ad alto valore ed impatto socio economico.

Il sistema FASC regge bene. Lo conferma da ultima e autorevolmente anche la relazione della Corte dei Conti sul bilancio 2014. In più la sostenibilità patrimoniale a 50 anni è ampiamente accertata e garantita. Il patrimonio degli iscritti negli ultimissimi anni, anche per effetto di oculate scelte e gestioni, è aumentato di oltre il 20% attestandosi a quasi 800 milioni.

Possiamo guardare al futuro con ampi e significativi margini di sicurezza.

Non siamo certamente un ente polifunzionale ma l’unica prestazione che il FASC garantisce è esempio di processi monitorati di contenimento dei rischi e di scelte condivise di efficientamento. È ora che l’autonomia gestionale di natura privatistica delle Casse e dello stesso FASC venga premiata e ampliata a fronte anche di sanzioni forti in caso di fenomeni accertati di irregolarità e di mala gestione. E però è anche ora di abolire la doppia tassazione che, unica in Europa, non si concilia con la funzione e la prestazione obbligatoria assicurata agli iscritti. Insomma nessuna richiesta antisistema o corporativa, ma una sacrosanta sollecitazione ad una tassazione equa e semplificata.

In ultimo una piccola riflessione: la recente vicenda Brexit racchiude in se molti significati e moniti ma la questione che appare con più forza è che la speculazione e gli speculatori finanziari tengono in ostaggio i mercati e talvolta politica e governi a danno dei risparmiatori e degli investitori istituzionali.

IL BILANCIO 2015

Il sistema FASC regge bene. Lo conferma anche la relazione della Corte dei Conti sul bilancio 2014. In più la sostenibilità patrimoniale a 50 anni è ampiamente accertata e garantita. Il patrimonio degli iscritti negli ultimissimi anni, anche per effetto di oculate scelte e gestioni, è aumentato di oltre il 20% attestandosi a quasi 800 milioni.

Il 26 aprile scorso, entro le scadenze previste dalle nuove norme, il Consiglio di Amministrazione ha approvato alla unanimità il bilancio dell’esercizio 2015. Tale approvazione è l’atto finale di un percorso che ha visto il pronunciamento positivo prima da parte del Consiglio di Sorveglianza della Fondazione poi, in successione, del Collegio Sindacale e della società di revisione Trevor.

Nel 2015 l’utile è stato pari ad euro 6.937.338, mentre nel 2014 era stato pari a circa 12,4milioni di euro; tale differenza è dovuta essenzialmente al minore apporto delle G.P.M. I ricavi a conto economico sono pari a 12,893 milioni contro i 26,275 milioni della gestione precedente (-57%); i proventi degli investimenti finanziari sono 10,908 milioni, contro gli oltre 20 milioni del 2014 (-46%). Una variazione in diminuzione riguarda anche le sopravvenienze attive che ammontano a euro 807mila, contro i 4,555 milioni del 2014.

Il rendimento lordo del portafoglio mobiliare (polizze a capitalizzazione, fondi, titoli e G.P.M.) è stato pari al 3,02% (2,87% al netto delle commissioni) a fronte del 6,61% del 2014. I costi di esercizio sono diminuiti, rispetto al 2014, del 57%; la diminuzione di quasi 8 milioni è stata determinata essenzialmente da:
- minori imposte per oltre un milione;
- minori sopravvenienze passive per 6,415 milioni.

Gli altri costi sono sotto controllo e in linea con l’anno precedente.

Lo stato patrimoniale registra attività per quasi 800 milioni con un incremento di 38,687 milioni (+5%) rispetto al 2014. Dal 2011 al 2015 passa da 635 milioni a quasi 800 milioni. Al 31 dicembre 2015 gli iscritti al Fondo risultano essere 46.448 a cui corrisponde un valore complessivo dei conti per oltre 771 milioni.

Il valore dei conti di previdenza iscritto in bilancio ammonta a 771 milioni di euro corrispondenti a 46.448 conti così ripartiti:

  • 760 milioni di euro sono relativi a 45.919 conti (737 milioni di euro relativi a 38mila conti e altri 22 milioni su 7720 conti per i quali è cessata nel 2015 la contribuzione);

  • 11 milioni di euro sono relativi a 529 conti per i quali è cessata la contribuzione e sono maturati i requisiti per la liquidazione.

I contributi versati nel 2015 sono pari ad euro 62,095 milioni; nel 2014 i contributi versati ammontavano a 60,811 milioni. Gli incassi complessivi del 2015 sono stati di 63,591 milioni per effetto di 1,495 milioni per crediti contributi esercizi precedenti.

I contributi incassati e accreditati sui conti superano le liquidazioni, la differenza nel 2015 è di 23,821 milioni, mentre nel 2014 era stata di 28,864 milioni. Negli ultimi cinque anni i contributi sono passati da 56,266 milioni a 62 milioni. Le posizioni individuali liquidate nel 2015 ammontano a 42,915 milioni di euro, a fronte di 34 milioni del 2014.

I nuovi iscritti sono 2907 (-13,4% rispetto al 2014).

Le azioni per regolarizzazione contributiva, intraprese nel 2014 e continuate nel 2015, hanno permesso l’iscrizione di circa 300 aziende e oltre 1000 lavoratori; tale azione prosegue anche per il 2016.

I costi sono pari a quasi 6 milioni inferiori di quasi 8 milioni rispetto al 2014 (-57%) per effetto di minori imposte per minori rendimenti finanziari e minori sopravvenienze passive.

Il costo del personale è rimasto invariato rispetto all’anno precedente.

I costi di gestione sono allineati ai valori del 2014, compreso quelli per la revisione delle procedure amministrative, contabile e gestionali e per l’adeguamento della struttura organizzativa.

Imposte e tasse sono pari a 2,746 milioni di euro.

Il patrimonio immobiliare della Fondazione ha generato canoni per 343 mila euro (redditività pari a 1,4%).

Il rendimento della partecipazione nella Società controllata è condizionata all’andamento del mercato immobiliare che non è ancora uscito dal periodo di crisi, anche se su Milano si intravedono i primi segnali di ripresa del mercato.

I risultati conseguiti da FASC Immobiliare e riconosciuti alla Fondazione controllante sotto forma di dividendi sono pari a 498.190 euro, mentre nel 2014 erano stati pari a 390 mila euro.

In conclusione, considerato l’utile di esercizio pari ad euro 6.937.338 a cui si aggiungono euro 63.922 per residui del 2014, si raggiungono in totale i 7 milioni di euro a cui corrisponde una remunerazione dei conti di previdenza dello 0,955%.

Nella stessa seduta il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta della Commissione costituita allo scopo di affidare alla società Elipssis AM – prima classificata nella graduatoria stilata tra i sedici soggetti iscritti alla gara pubblica – il mandato triennale per la gestione del nuovo assett di obbligazioni convertibili costituito in fase inziale da circa 50 milioni di euro derivanti al 50% da disponibilità liquide e per il restante 50% dalla corrispondente (25 milioni circa) rimodulazione dei tre mandati affidati ai gestori Allianz, Pioneer ed Eurizon.




RIORGANIZZAZIONE INTERNA FONDAZIONE E SOCIETÀ IMMOBILIARE.
A circa un anno di distanza dall’avvio del lavoro affidato alla società Ernst & Young è terminato, nelle scorse settimane, il percorso di correlazione funzionale e operativa tra le nuove procedure amministrative, contabili e organizzative ed il nuovo organigramma a cui sono legate le attribuzioni al personale dipendente con le relative mansioni.

Tale importantissimo traguardo costituisce un atto e un fatto di assoluta novità e di autentica innovazione procedurale e organizzativa dove spicca la introduzione di nuove funzioni tra cui per l’importanza risaltano: Controllo di gestione, Finanza, Legale e Segreteria societaria. In tale quadro è stata istituita anche la funzione di controllo interno al fine di poter monitorare costantemente la corretta applicazione delle decisioni del Consiglio di Amministrazione, la verifica dei processi organizzativi e l’adeguamento delle procedure e degli assetti da condurre in raccordo con la società incaricata Ernst & Young incaricata.

A seguito della riorganizzazione e del contestuale pensionamento di un dipendente è stata definita, in attesa della relativa formalizzazione da parte del Comitato Esecutivo, la assunzione di una nuova risorsa a cui affidare la responsabilità dell’area Amministrazione, Finanza e Controllo di Gestione.

ANDAMENTO MERCATI FINANZIARI
Il negativo andamento dei mercati finanziari non prelude, a meno di recuperi clamorosi, al raggiungimento delle previsioni di bilancio per l’anno 2016. Se dal mese di luglio non si registreranno forti cambiamenti di scenario, al momento non prevedibili, ben difficilmente potranno essere conseguiti i rendimenti ipotizzati in un contesto certamente meno turbolento e recessivo dell’attuale ovvero nella definizione e approvazione (ottobre 2015) del bilancio di previsione. Va da se che ancor più alta è la nostra attenzione sia alla costante verifica dell’andamento degli investimenti finanziari e dei correlati rischi, sia alla tenuta degli equilibri complessivi dei conti della Fondazione.

NUOVO STATUTO E NUOVO REGOLAMENTO
Dopo l’approvazione da parte dei Ministeri competenti del nuovo Statuto della Fondazione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nello scorso mese di febbraio, il Consiglio di Amministrazione in una recente seduta ha approvato il Regolamento di attuazione e lo ha inviato alla Direzione Generale della Previdenza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il seguito e la verifica di competenza.

LOCAZIONI IMMOBILI
In questi mesi intensi e positivi risultati sono stati conseguiti anche sulle locazioni degli immobili. In particolare si segnala che sono stati affittati due edifici cielo/terra mai affittati da almeno 6 anni. Ciò consente di compensare ampiamente il venir meno di altri conduttori concentrati su Roma. Si segnala infine il rinnovo di contratti importanti con società di rango quali Apple Italia e Latham Watkins.

Servizi agli iscritti ed aziende

Il FASC, nel costante impegno ad incrementare e migliorare la qualità dei servizi offerti agli iscritti ed alle aziende, ha lavorato per rendere possibile la visualizzazione agli iscritti, della situazione economica provvisoria del proprio conto, aggiornata alla data dell’ultima verifica contabile interna effettuata, cioè al mese precedente l’ultimo versamento proveniente dal datore di lavoro, funzione già disponibile alle aziende da diversi anni. Invitiamo gli iscritti a collegarsi alla propria area riservata e controllare la propria posizione, effettuando gli aggiornamenti sui dati anagrafici e verificando che sia correttamente inserita la propria email, per permetterci di contattare gli interessati per qualsiasi necessità. Gli iscritti sono invitati ad inviare eventuali osservazioni a previdenza@fasc.it.