TRA POLVERIERE E DISIMPEGNI

Da parecchi mesi vere e proprie polveriere quali Medio Oriente, immigrazione biblica nel Mediterraneo e debito greco tengono le prime pagine ed è alta la tensione in molti Governi e tanti popoli.

I problemi italiani, varata la nuova legge elettorale e il “Jobs Act” sembrano essersi dissolti come se non vi sia un debito pubblico crescente, una disoccupazione allarmante e una crescita debole e lenta, generata essenzialmente da fattori esterni positivi come il basso costo del petrolio.

Di questo passo, dicono gli analisti economici, si dovrà aspettare il 2025/2027 per tornare ai livelli pre crisi del 2007.In modo particolare la disoccupazione non troverà significativi sbocchi, a partire da quella femminile e giovanile. Ed è proprio il mondo giovanile ad avere scarsa fiducia nella politica e nell’Europa, come afferma da ultimo anche il referendum greco, in verità giocato ed usato dai promotori con maldestra demagogia. Non è difficile, anche se non auspicabile, che dall’euforia del no vincitore si passi a breve alla tristezza di un disastro immenso e umanamente insopportabile per milioni di cittadini.

L’UE deve tornare ad essere una risorsa spendibile e non un peso insopportabile da cui liberarsi. A prescindere da ciò che succederà al personale politico di Atene una cosa sembra essere abbastanza certa ed è che niente sarà più come prima. Pur prescindendo dalla possibile ristrutturazione del debito greco, deve partire comunque una forte, convinta e convincente iniziativa politica dell’Italia per la ristrutturazione dell’UE e delle regole che la sostengono con l’obiettivo di una UE integrata e federalista.

Da qualsiasi punto di vista la si osservi la “questione Grecia” è ormai una questione politica e geopolitica; la soluzione quindi non può che essere auspicabilmente politica nel quadro di una UE consapevole e rilanciata che si opponga con fermezza a vecchi e nuovi egoismi nazionali e regionali e che faccia della crescita, del progresso e dell’equità la vera nuova frontiera.

Il fattore tempo ovunque è importante. In questo contesto, come in quello del Medio Oriente e dell’immigrazione, è decisivo. Per l’Italia che è nel mezzo di queste tre polveriere è ancor più importante e decisivo. Le istituzioni europee e mondiali sono chiamate ad uscire dalla pigrizia e rispondere al ruolo che rivestono con alta assunzione di responsabilità. Da questo punto di vista serve un loro rilancio convinto superando balletti vari, mini vertici e tatticismi. Alla grande incertezza che sembra dominare in questo scorcio di tempo è indispensabile che chi ha in qualche misura in mano le sorti di tanti come di pochi si convinca a dover fare in modo cristallino e impegnato la propria parte. Evitare falsità, illusioni devastanti e macerie diffuse dovrebbe essere oggi il minimo comun denominatore del bene diffuso.

Claudio Claudiani, Presidente Fasc

I buoni risultati del Bilancio 2014

Il bilancio a fronte di ricavi totali per circa € 26 milioni, dovuti per oltre € 20 milioni ai proventi degli investimenti finanziari, della incidenza delle sopravvenienze passive – circa € 6,5 milioni e di quelle attive - circa € 4,5 milioni – nonché delle maggiori imposte presenta un utile pari a circa € 12,5 milioni che genera un interesse del 1,80% a favore di tutti i conti in essere.

Il Bilancio di esercizio al 31/12/2014 è stato approvato alla unanimità dal C.d.A della Fondazione lo scorso 23 giugno unitamente alle delibere riguardanti le sopravvenienze passive e attive.

A monte dell’approvazione del bilancio è stata data lettura: del parere favorevole reso dal Consiglio di Sorveglianza nella riunione del 17 giugno; della relazione positiva della società Mazars incaricata della revisione legale dei conti; della relazione anch’essa favorevole e particolarmente incisiva del Collegio Sindacale.

L’approvazione del bilancio è avvenuta con uno sforamento di circa tre settimane rispetto la scadenza del 31 maggio prevista dallo statuto che dal prossimo anno sarà anticipata per legge al 30 aprile.

Tale ritardo si è reso necessario per completare correttamente tutte le verifiche riferite alla esistenza di un difetto di valorizzazione in bilancio di alcune poste risalenti a prima del 1997 per circa 6 milioni di euro. Al bilancio è stata allegata la relazione di merito dello Studio Legale incaricato delle verifiche e a supporto tutta la documentazione di primarie società di revisione e professionisti attuari.

La differenza tra sistema gestione e sistema contabile, autorevolmente accertata da soggetti terzi, è stata favorita dalla disomogeneità dei criteri di contabilizzazione seguiti fino al 1997 incluso, per la redazione del bilancio, e determinata da un errore dovuto alla doppia contabilizzazione dei contributi dei primi due mesi dell’esercizio successivo per ciascun anno di riferimento incidendo così sul calcolo degli interessi di ogni singolo conto.

Con l’entrata in vigore nel 1998 del nuovo sistema contabile improntato sulla competenza incassata, l’errore non si è più ripetuto ed il valore è cristallizzato al 1997.

La conseguenza è stata un maggior riconoscimento a tutti i conti attivi al 31/12/1997. Gli effetti sono stati assai diversi: i conti liquidati fino al 2014 risultano maggiorati di circa € 3,3 milioni e difficilmente recuperabili, mentre quelli tutt’ora attivi sono circa 9 mila, per un ammontare di oltre € 600 mila che la Fondazione, previa motivata comunicazione, rettificherà d’ufficio.

Particolare cenno va posto sugli effetti derivanti dalla decisione assunta ad inizio 2015 dal C.d.A., dopo il parere scritto di insigni giuslavoristi, di procedere alla prescrizione dei conti non alimentati da oltre dieci anni portando a bilancio i relativi importi da destinare alle prestazioni previdenziali.

I costi di gestione registrano una diminuzione così come è in diminuzione il costo del personale per effetto del blocco della contrattazione.

In definitiva emerge più che mai il forte impegno rivolto alla massima cura e attenzione di tutti gli aspetti: dalle economie possibili, agli investimenti mobiliari, agli investimenti manutentivi e di valorizzazione degli immobili, affinchè il principio della redditività sia strettamente connesso con quello della sicurezza degli investimenti e con la massima e totale trasparenza gestionale al fine di proteggere i conti degli iscritti.

Sintesi dati di bilancio
Complessivamente i ricavi registrati a conto economico sono pari a € 26.275.363 contro € 12.861.559 del 2013 (+ 104%) con un forte incremento dei proventi degli investimenti finanziari che ammontano a € 20.361.593 mentre erano € 11.536.160 nel 2013 (+76%). Una variazione in aumento è anche rilevabile nelle sopravvenienze attive che complessivamente tra ordinarie e straordinarie ammontano a € 4.555.051 (erano € 221.390 nel 2013). Tale incremento è dovuto in buona parte al valore dei conti di previdenza per cui è stata operata la prescrizione decennale, alle rettifiche apportate ai conti di previdenza ed al rilascio della quota di ammortamento relativa al terreno su cui si trova l’immobile di Milano Via Gulli. Le voci saranno più oltre oggetto di specifico commento.

I costi dell’esercizio sono pari a € 13.863.293 contro € 5.726.975 del 2013 (+ 142%). La variazione in aumento, complessivamente pari a € 8.136.318, è in buona parte ascrivibile:

  1. all’aumento pari a € 6.393.502 delle sopravvenienze passive che includono la rettifica pari a € 6.170.324 apportata ai conti di previdenza di cui si dirà al paragrafo “Disallineamento sistema gestionale previdenza – dati di bilancio”.
  2. all’incremento pari a € 1.273.053 delle imposte sui rendimenti finanziari per effetto dei maggiori rendimenti finanziari. Per contro le imposte sul reddito d’esercizio ammontano a € 91.777 ed evidenziano una diminuzione del 49% rispetto all’anno precedente.
  3. all’incremento pari a € 503.396 dei costi correlati all’attività di analisi della questione del disallineamento di cui al punto 1.

Per quanto attiene le altre categorie di costi anche l’esercizio 2014 è stato caratterizzato da un attento controllo, in linea con l’obiettivo del loro massimo contenimento.

Lo stato patrimoniale registra attività per un ammontare di € 759.665.813 con un incremento di € 45.638.348 (+6,4%) rispetto all’esercizio precedente.

L’andamento del numero degli iscritti

Al 31/12/2014 il numero totale degli iscritti è 46.047, a cui corrisponde un ammontare di conti di previdenza pari a € 735.742.980. Il numero totale degli iscritti evidenzia un incremento rispetto al 2013.
I contributi versati nel 2014 e contabilizzati nel corrente bilancio secondo il principio della cassa ammontano a complessivi € 60.811.303. Nel 2013 sono stati pari a € 58.993.349.
Nel corso del 2014 sono inoltre stati incassati € 699.010 a fronte di crediti per contributi relativi a distinte pervenute negli esercizi precedenti a quello corrente.
I contributi accreditati sui conti di previdenza - pur contabilizzati per cassa - superano, anche nell’esercizio 2014, l’ammontare delle liquidazioni di competenza.
Questa differenza nell’esercizio è pari a € 26.811.869. Nel 2013 è stata pari a € 30.886.853. L’andamento delle contribuzioni negli ultimi 5 anni è illustrato nella tabella che segue:

Contributi previdenziali (per cassa dal 2008)


I nuovi iscritti sono 2298 (+16% rispetto al 2013).



I conti liquidati – per cassa – nel corso del 2014 sono stati 1855 per un importo complessivo pari a € 32.646.252. I conti liquidati – per competenza – ammontano a € 33.999.434 per un totale di 1897 conti di cui n. 1455 già liquidati nel corso del 2014 per un importo pari a € 25.830.383 e n.442 da liquidare entro il mese di febbraio 2015 per un importo pari a € 8.169.051.

Liquidazione conti di previdenza (competenza) e relativo andamento


L’andamento nell’ultimo quinquennio dei conti di previdenza liquidati per competenza


Proseguendo l’analisi della composizione degli iscritti totali si evidenzia:
a) Il 27%, per un totale di n. 12.534, ha una anzianità di iscrizione da zero a 4 anni.
A questo 27% corrisponde il 4% dell’ammontare complessivo dei conti individuali.

b) Il 29%, per un totale di n.13.160, ha una anzianità di iscrizione da 5 a 9 anni.
A questo 29%, corrisponde il 15% dell’ammontare complessivo dei conti individuali.

c) Il 38%, per un totale di n.17.453, ha una anzianità di iscrizione tra 10 ed 24 anni di contributi.
A questo 38%, corrisponde ben il 59% dell’ammontare complessivo dei conti individuali

d) Il 6%, per un totale di n.2.900, ha una anzianità di iscrizione superiore a 25 anni.
A questo 6% corrisponde il 22% dell’ammontare complessivo dei conti individuali.


Distribuzione del valore dei conti di previdenza per anzianità di iscrizione


Le aziende che versano contributi alla Fondazione


L’incremento delle contribuzioni, del numero delle aziende e dei nuovi iscritti è anche conseguente all’attività di regolarizzazione contributiva.
A questo proposito, la Fondazione in virtù delle previsioni della L. 111/2011 ed a seguito della possibilità di accesso ai dati concessa dal art. 50 del D. Lgs. N. 82/2005 ha provveduto nel gennaio 2013 a formalizzare una convenzione con l’INPS volta alla regolarizzazione contributiva verso Fasc. Ha quindi costituito una Commissione per il recupero contributivo, su indicazione del C.d.A., la quale, utilizzando i dati forniti dall’INPS relativamente alle aziende inquadrate nel terziario che applicano il CCNL logistica, trasporto e spedizione e il CCNL agenzie marittime, ha potuto effettuare una stima del fenomeno delle incongruenze che può sostanzialmente riassumersi nei seguenti dati: 2213 aziende potenzialmente inadempienti per totali 7839 dipendenti. A tutte le aziende sopra richiamate, il Fasc ha provveduto nei primi giorni di novembre 2013 all’invio di una prima lettera con l’obiettivo di avviare una verifica dei dati e la procedura di regolarizzazione di eventuali evasioni contributive ed ha attivato una verifica sull’interpretazione contrattuale. Il risultato a fine 2014 relativamente alle nuove iscrizioni si attesta su 322 aziende e 1163 lavoratori. L’azione sta proseguendo nei primi mesi del 2015 con l’analisi dei dati aggiornati inviati a fine novembre 2014 dall’INPS. Le aziende che non hanno offerto riscontro alle due comunicazioni inviate saranno a scaglioni oggetto di richiesta di ispezione alle Direzioni territoriali del lavoro e le nuove aziende riceveranno la prima comunicazione di richiesta iscrizione.

Iscritti attivi
Il numero e l’ammontare degli iscritti attivi, ossia dei conti di previdenza che hanno almeno un versamento contributivo nell’ultimo trimestre dell’anno, ed il loro andamento negli ultimi 5 anni è esposto nelle tabelle che seguono.

Iscritti attivi e relativo andamento


Ammontare conti di previdenza attivi e relativo andamento


Il patrimonio immobiliare
Il patrimonio immobiliare della Fondazione, al 31/12/2014, ammonta a € 25.808.171 al netto del relativo fondo ammortamento pari a € 3.843.220 e rappresenta il 3,4% del totale del patrimonio attivo. Alla chiusura del bilancio il suddetto patrimonio risulta costituito dalla sede del Fondo sita in Milano Via Gulli 39 e da due unità ancora destinate alla vendita, site rispettivamente in Milano Via dei Guarneri 24 e Via Farini 81. Non sono state effettuate cessioni immobiliari nel corso dell’esercizio.

Il patrimonio mobiliare
Il patrimonio mobiliare della Fondazione al 31/12/2014, comprensivo dei rendimenti e rivalutazioni capitalizzati, ammonta complessivamente a € 689.869.489.
Esso risulta così composto da:
immobilizzazioni finanziarie 605.152.784
- di cui partecipazione nella società controllata 367.164.232
- di cui altri titoli 237.988.552
disponibilità liquide – depositi bancari 84.716.705


Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato alla unanimità il conto consuntivo di cassa e il rapporto sui risultati redatto in conformità alle linee guida generali definite con decreto del residente del Consiglio dei Ministri 18 settembre 2012. Infine il C.d.A. ha espresso una valutazione positiva in ordine alla relazione trasmessa a Covip su investimenti finanziari e composizione del patrimonio per conto del MEF secondo il D.M. 5 giugno 2012.


ORGANIZZAZIONE IMMOBILIARE E FONDAZIONE

E’ in fase avviata il lavoro, affidato tramite gara pubblica alla società Ernst & Young per dotare prima Fasc Immobiliare srl e poi la Fondazione di un nuovo assetto organizzativo derivante dalla correlazione tra procedure e regole rivolte al controllo come alla gestione dei rischi, carichi di lavoro e manuale operativo. Nella Fondazione particolare riguardo sarà posto sul processo previdenziale e sui relativi controlli. Entro il prossimo mese di settembre le proposte di supporto saranno esaminate e poi presentate al C.d.A per le decisioni relative che saranno indirizzate a interventi migliorativi sostenuti da un piano di implementazione degli stessi e dalla utilizzazione più efficace di tutte le competenze e le risorse in campo.


NUOVO ADVISOR FINANZIARIO

La gara pubblica varata lo scorso mese di gennaio per l’affidamento a partire da luglio 2015 della funzione di Advisor finanziario, si è conclusa con l’assegnazione alla società LINK CONSULTING PARTNERS SPA del gruppo Svizzero LIA Link Institutional Advisory della gara medesima per la durata di 64 mesi. A giorni si terrà il primo incontro con i gestori finanziari privati e l’advisor per una presentazione e per l’avvio di un lavoro comune che presto culminerà nella elaborazione di un documento strategico sugli investimenti.